sabato, gennaio 9

Il Babau. Favola per bimbi bianchi

Fluttuando leggero nel vicolo buio, si diresse verso lo spiraglio tra le tende. Il vicolo puzzava, ma era solo in posti come quello che aveva qualche possibilità di successo.


Lo spettacolo davanti ai suoi occhi superava le più rosee aspettative. Il Babau ruppe gli indugi e attraversò lentamente la finestra chiusa. La camera era piccola e spoglia - niente tv, niente videogiochi, praticamente nessun giocattolo: la vittima ideale - contro la parete c'era il letto, e sotto le coperte un bambino dalla carnagione scura. Molto scura.


Per la verità il suo lavoro cominciava a pesargli. Negli ultimi tempi era spesso costretto a visitare bambini di immigrati piuttosto che ricchi bambini borghesi, che erano sempre meno rispettosi. Tanto che, sebbene storicamente apolitico, aveva recentemente iniziato a manifestare simpatie leghiste ed a tingersi un po’ di verde, rinunciando al nero che lo aveva reso celebre tra i bambini italiani. Almeno finché non scoprì che anche la bandiera dell’Arabia Saudita era tutta verde.


Una volta nella stanza si adagiò ai piedi del letto ed aspettò che il bambino si svegliasse. Poco dopo il bambino aprì lentamente gli occhi e gli sorrise placidamente, cosa che lasciò di sasso il Babau. Ripresosi dallo stupore che lo aveva paralizzato, prese a parlare col suo forte accento torinese.


- Bambino, non hai paura?
- No - rispose il bambino, sempre sorridendo - I mostri che mi racconta mio papà, quelli fanno paura!
- Ora sei qui. Qui ci sono io. Devi rispettare le nostre tradizioni!
- Ah ah! Sei più buffo quando ti arrabbi.
- Stai calpestando le mie radici giudaico-cristiane!
- Queste? - chiese il bambino saltellandogli sulle tozze zampe - Ma i mostri non hanno le radici.
- Non c’è proprio niente che ti spaventi, qui?
- Sì. Mamma ha paura del sindaco. Dice che ci vuole cacciare tutti.


Il bimbo era completamente a suo agio, e giocava con la grande coda squamata del Babau. Il quale, visibilmente stizzito, uscì bruscamente e senza salutare. Era diretto verso il più vicino posto di polizia, fermamente deciso a denunciare gravi violazioni della Bossi-Fini.


E vissero tutti felici e contenti.

6 commenti:

  1. come fondere mitologia e attualità.
    molto bella Orio, complimenti!

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  2. Grazie, ghiaccio!
    Abbiamo la fortuna di vivere in tempi decadenti...

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  3. I nuovi mostri sono davvero una bella sfida per il Babau. Che perderà, non c'è gara, purtroppo. Bel post! :)

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  4. "Stai calpestando le mie radici giudaico-cristiane!"; e qui, mi tolgo il cappello.
    Bel colpo, mr. Orio.

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  5. non credo all'esistenza di certe cose.
    sindaci leghisti, intendo.

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