La situazione delle carceri italiane è spaventosa e ha portato ad un sensibile aumento dei suicidi, ma mai come in questo caso l’estremo gesto non è la soluzione del problema. E non per motivazioni di ordine morale.
La bomba sta per scoppiare: l’inferno è sovraffollato. La situazione è tanto esplosiva che l’avvocato Ghedini ha dovuto liberare la sede locale del suo studio per ospitare alcuni dannati in eccesso. Ma ripercorriamo le tappe di questa spinosa vicenda.
Progettato in epoca medioevale dai migliori architetti del gotico coadiuvati dai più feroci inquisitori, l’inferno è stato concepito in un’epoca in cui l’umanità era costituita poche anime, per di più timorate di Dio. Da allora gli ospiti dell’inferno sono andati aumentando in modo costante. La fine del potere temporale della chiesa sembrava aver arrestato la tendenza, ma si trattava solo di un fuoco di paglia. Le guerre mondiali, la P2 e tangentopoli hanno portato la situazione a livelli disperati.
I suicidi dovuti alle condizioni disumane della dannazione sono la naturale conseguenza, per di più si è avuto un intasamento del girone dei suicidi. Qui ci sono stati attimi di grande tensione quando una delegazione della sinistra extraparlamentare e dei Radicali si è recata sul posto per verificare le condizioni dei dannati: se Pannella non sopravvivesse al nuovo sciopero della fame non saprebbero dove sistemarlo.
Per far fronte all’emergenza, di seguito rispondiamo alle domande più frequenti sull’argomento.
FAQ
D: Non sarebbe il caso di fare un indulto?
R: Mastella, finiscila di rompere i coglioni. Lo sai benissimo che l’ultima volta che sono stati liberati stupratori in Paradiso si è dovuto rifare il calendario per quante vergini mancavano all’appello.
D: Come si concilia il perdono cristiano con una pena eterna? Tutto sommato neanche Fioravanti si è fatto tutto l’ergastolo.
R: La cosa ti preoccupa? Allora ti conviene fare molta attenzione a chi dai il tuo otto per mille.
D: I leghisti vanno all’inferno?
R: Solo quelli razzisti. La risposta è sì.
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