venerdì, aprile 23

Senza Fini



È ammirevole come Berlusconi per 15 anni sia riuscito a nascondere a Fini la sua stretta allenza con la Lega. Chapeau. Ma negli ultimi tempi pare che Fini abbia iniziato a sospettare qualcosa: sarà stata qualche risposta troppo evasiva, l'indulgere nell'uso del dialetto, o magari un segno di rossetto verde. Fatto sta che Fini ormai mostra qualche segno di insofferenza, come rifiutarsi di portare pantofole e giornale a Berlusconi quando torna a casa.

Nella speranza che la storia d'amore tra i due possa continuare, abbiamo interpellato i migliori consulenti matrimoniali per individuare i punti su cui focalizzare la terapia di coppia. Tutto sommato devono esserci ancora molti punti di accordo tra un ex fascista ed un partito in cui non è permessa opposizione interna.

Legge elettorale.
Secondo Fini il Porcellum sarebbe incompatibile con il semipresidenzialismo alla francese. Un buon compromesso sarebbe la sospensione a tempo indeterminto delle elezioni politiche, abbinata al passaggio al presidenzialismo. Come effetto collaterale della mancanza di elezioni si otterrebbe una progressiva riduzione del numero dei parlamentari per cause naturali. Il Pd, interpellato sull'argomento, non sa/non risponde.

Immigrati.
È di vitale importanza sanare la spaccatura con la Lega in tema di immigrazione. Secondo fonti vicine al partito la soluzione più semplice ed indolore sarebbe rappresentata da un'unica ma radicale modifica alla Bossi-Fini: in pratica verrebbe rimosso il nome di Fini dalla legge, lasciando tutto il resto immutato, compresi i giochini razzisti come Rimbalza il clandestino. Il Pd ha già manifestato il suo apprezzamento per questa presa di distanze di Fini dalla sua stessa legge.

Elezioni anticipate.
Diciamo la verità, questi 3 anni senza elezioni sarebbero molto noiosi, e l'ozio genera cattivi pensieri. La soluzione sarebbe quella di indire elezioni regionali anticipate nelle regioni dove si è appena votato in modo da tenere a mente i risultati che si possono raggiungere ingoiando qualche piccolo boccone amaro. Il Pd saluta con entusiasmo l'iniziativa, sulla base delle rituali false speranze elettorali.

Leggi ad personam.
I guai  personali del Cavaliere hanno costituito nel passato un'ottimo collante per l'alleanza di centrodestra. Una serie di inchieste ad hoc portate avanti da presunte toghe rosse andrebbe a modificare l'agenda politica ristabilendo le priorità che hanno fatto la fortuna della coalizione, e riavvicinando l'elettore medio ai temi a lui cari come le intercettazioni ed il Lodo Alfano costituzionale. Il Pd garantirebbe il suo appoggio per via dell'insperata visibilità mediatica in seguito all'accostamento colla magistratura forcaiola.

Regno delle due Sicilie.
Il piano di ricostituzione della burocrazia borbonica era già in cantiere, vista la necessità di sistemare tutti i funzionari della Regione Sicilia che sono in numero sufficiente a gestire, appunto, due Sicilie. Ora può tornare utile per permettere ad entrambi i Pdl siciliani di governare una Sicilia. Ovviamente Il Pd ha già assicurato il suo appoggio esterno ad entrambi  i partiti.

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